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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:259|3|0]]lucido soltanto per le superfici, non per gli abissi profondi.

— E quale cosa — disse gravemente Eritreo, rivolto a Santippe — più contraria alla vera saggezza, al vero positivismo che volere gli uomini diversi da quello che sono? E quale cosa più ingenua che vivere la propria filosofia? Si professa, non si vive una filosofia.

Le vampe salgono alle gote di Santippe.

Dice quasi singhiozzando: — Ma se l’ha proclamato l’Apollo in Delfo...

— E dov’è, buona donna, l’Apollo Delfico? Chi l’ha visto mai? Povero Socrate, in materia di religione egli è morto da ieri, ma ci pare già un antenato, uno dei tempi semplici del buon Solone. Un disgraziato che andava soggetto ad esaltazioni ed allucinazioni li-

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