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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:29|3|0]]sto popolo nel suo lavoro di creazione! Come l’ape s’avventa contro il nemico e infigge l’aculeo pur sapendo che ne morrà, così questo popolo s’avventava alla morte con l’asta e con lo scudo, nel divino impeto della sua Minerva guerriera, contro il barbaro disturbatore. E adorava la vita!

E sapeva che laggiù non era resurrezione dei morti. Sapeva? certamente sapeva che laggiù erano tenebre, e se anche era vita, era vita di tenebre, alcunchè di oscuro e di severo come l’aspetto di Tànatos, il melanconico iddio.

No, un popolo, così unico e savio, non era destinato nè a vivere a lungo, nè a formare una di quelle nazioni che oggi diciamo una grande nazione.

Esso fu dilaniato dalla forza contrad-

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