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Ellade, giovinezza del mondo | 15 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:32|3|0]]dice antico avviene di scoprire le tracce di una seconda scrittura, così io dietro Socrate vedevo accampare, entro contorni nebulosi, una figura enorme, rossiccia, quasi furiosa.
«Oh, ma chi è costei?» dissi prendendo la lente.
Non uno dei discepoli di Socrate, certamente!
Anzi i suoi discepoli, i bei giovani splendenti di giovinezza, si rivolgevano verso quella figura con un sentimento di dolore, di meraviglia o di riso.
Allora, dopo aver molto guardato, ben conobbi chi era colei: essa era Santippe, la mala femmina, rossa di pelo, la tormentatrice dell’eroe, la moglie di Socrate. Santippe, dico!
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