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Socrate per le vie di Atene | 73 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:90|3|0]]savia, savia, savia, come mi dice sempre la mamma!»
Anche vedeva quel suo bianco piccolo piede nudo, sorretto da un sottile calzare che le dava una grazia ed una venustà senza pari; sentiva l’umido profumo della sua chioma nera e delle sue carni di ambra.
Dunque Iscomake era molto innamorato ma molto molto prudente. Egli perciò, sapendo della grande sapienza di Socrate, gli domandò: — Socrate, faccio bene o faccio male a prender moglie?
E Socrate contemplò con quei suoi occhi la ingenua giovinezza di Iscomake, e disse: — Io dico, Iscomake, che quale di queste due cose farai, tu te ne pentirai.
— Oh, Socrate, — disse il giovane, —
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