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Papà, un po’ di morale 127

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Signorine.djvu{{padleft:129|3|0]]ironia! Era triste, il signor Brais, e tutti parevano tristi: solo il proprietario del «Fagiano d’Oro» era allegro.

Ma poi chinò il capo sul piatto, e mangiò il risotto.

Mangiato che ebbe il risotto, cominciò a leggere il giornale.

«Questo figliuolo è scomparso» pensava.

Comparve alla fine.

– Cose di servizio, papà. Come era il risotto? Ma non leggere il giornale, se no ti guasti la digestione.

– Può darsi che tu non abbia torto, figliuolo.

– Papà, andiamo a prendere il caffè?

Ma il signor Brais aveva sonno e preferì andare a dormire.

Sì, il letto meritava tutti gli elogi. Vi si sprofondava deliziosamente con una piacevole sensazione di fine tepore.

Ma quella mollezza di dolce letto richiamò per antitesi, la disperata in trincea!

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