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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Signorine.djvu{{padleft:14|3|0]]non tralasciava alcuna occasione per contemplarmi.

Questa cosa era facile, perchè abitavamo nella stessa casa e le nostre famiglie erano conoscenti.

La sua prima lettera d’amore Rosetta me la mandò non per la posta, benchè suo padre fosse direttore delle poste, (uomo assai burbero), ma la trovai sotto il capezzale, andando a letto una sera; e credo che fosse scritta su di un foglio di carta ricamata. È probabile che Rosetta ignorasse che si chiamasse lettera d’amore.

Non la ho conservata, ma ricordo che conteneva quelle espressioni sterminate che si trovano nelle preghiere. La divinità ero io, e Rosetta mi domandava il permesso di adorarmi.

Questa cosa lusingò molto la mia vanità, e mi guardai nello specchio: ma rimasi turbatissimo.

Come fare? Io amavo allora Leonora, e

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