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Come la gentile Irene non fu fedele 143

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Signorine.djvu{{padleft:145|3|0]]cocaina, morfina, minorenni, omosessualità. Io mi meraviglio di lei, signorina!

La signorina non si meravigliò affatto. Si limitò a dire: – È la rappresentazione della società borghese che non lavora. Anzi è un libro morale. Lei però poteva fare a meno di guardare quello che leggo.

Ma l’avvocato, un altro giorno, guardò quello che c’era dentro un pacchettino lieve lieve, e vi trovò un paio di calze di seta con la fattura: lire cinquanta.

– Ma ve ne sono da duecento e più – disse la signorina. – Questo è un prezzo modesto. Non pretenderà mica che vada fuori con le calze bucate? Del resto lei mi faccia il piacere di non guardare nelle mie cose, come io non guardo nelle sue.

Ma la quarta settimana l’avvocato Carrà non potè tacere.

Un signore molto serio era entrato nel suo studio, e ne era uscito dopo un lungo

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