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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Signorine.djvu{{padleft:172|3|0]]rela per diffamazione. Tatiana fu inesorabile, e la sua difesa entusiasmò il pubblico. A prescindere dalle ragioni dell’arte, ella con l’aiuto di avvocati e di medici, dimostrò che era fisiologicamente impossibile conservare la statuarietà efebica del suo corpo professionale, senza la più virginale astinenza, e quindi non poteva avere amanti, come diceva quel tale. Contemporaneamente alla condanna dell’impudente, Tatiana ebbe la soddisfazione di vedersi offrire la mano di marito dal conte B..., un giovanottone di dieci anni meno di lei, il quale, con tale atto, veniva a suggellare cavallerescamente le dichiarazioni di Tatiana. Costei, allora, per dimostrare la sua purità, sacrificò la sua arte, e accettò di diventare contessa. Il conte B... disponeva di circa trentamila lire di rendita, ma Tatiana spendendone cinquanta o sessantamila all’anno...

– Ha rovinato il conte.

– Mai più: ha portato il conte suo marito, sino quasi alla deputazione politica. «La ricchezza? La ricchezza è un fenomeno

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