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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Signorine.djvu{{padleft:24|3|0]]cato, va sino alla scuola lontana ad accompagnare i bimbi; ma non cammina.

Va!

E allora mi parve di scoprire una differenza tra l’uomo e la donna. L’uomo incede anche con i capelli bianchi; ma la donna, quando non può più saltellare, si trascina.

Perciò un giorno fui io ad attenderla per dirle: — Ma io sono ben giovane!

Ed ella sorrise, come solo può sorridere una donna, e se ne andò.

— Io credo — le dissi, non so come, un giorno che Rosetta rinnovò l’esposizione del museo preistorico del suo borsellino — che noi non ci siamo mai baciati.

Una specie di rossore risalì ancora a galla sopra il suo volto, e a lungo mi guardò come dire: «Ah, smemorato!»

— Ma dove, ma quando, signora!

— Qui la prima volta. E indicò la guancia.

— Voi ricordate anche la località? Quale prodigiosa memoria!

Allora guardai la sua guancia. Oh, po-

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