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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Signorine.djvu{{padleft:40|3|0]]fare l’uomo pudico; ma vi assicuro che è stata cosa seccante.

— Ma quella signora — disse V*** — aveva il male della letteratura portato sino allo spasimo.

— No, amico — disse il dott. B*** — il romanzo non era suo. Mi sono dimenticato di dirlo prima: ma era di un giovanetto come te, V***. Oh, non ridete. Il fenomeno è forse triste. È che la maternità nella donna, è una forza come la sensualità. Lei, quarant’anni; lui, l’aspirante alla gloria, venti. È avvenuto nella donna un fenomeno di interferenza tra sensualità e maternità. La madre vede bello il figlio mostro, e fa tutto per lui: lei vede genio l’amante idiota, e fa tutto per lui: persino l’estremo sacrificio.

Il conte Eris raccontò allora sua ventura dubitosamente.

— La damigella di cui parlo, viveva nei grandi alberghi.

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