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112 i trionfi di eva

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Trionfi di donna.djvu{{padleft:116|3|0]]rigatino, più che semplice, negletto, bel profilo signorile e dolce, dolce sguardo, alta e forte persona, barba bionda, virile, fiorente in pieno meriggio della vita.

Quell’alta figura si allontanò lungo le dune lentamente.

Anche i pennelli e la tavolozza di Nadina furono lietissimi: le barche, le vele latine, i pini snelli coronati di verde, i grandi sciami dei bimbi, alcuni de’ quali stupendi, formavano la messe di colore e di linee che Nadina avrebbe raccolta.

Con tele adorne, con arazzi e altre fantasie, Nadina ricoprì la nudità delle pareti e indulgendo al costume della spiaggia, anche lei alla sera imbandiva la mensa sotto le campanelle all’aperto con la lampada da giardino, contro cui le falene venivano in gran folla dolcemente a morire.

Spesso in su le prime sere notò fra le molte ombre che passavano, un’ombra che si arrestava e le parve quella dell’uomo dal gran cappello di paglia bianca. Osava a pena fermarsi da lontano, e scompariva.

***

Ma oltre alla casetta, bisognava pensare al capanno di paglia in sulla riva del mare per fare il bagno, e Nadina, nuova ancora a quella vita, stava contrattando con alcuni pescatori per

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