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118 | i trionfi di eva |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Trionfi di donna.djvu{{padleft:122|3|0]]tela di riprodurre un raggio di quella luce e di quel mare.
— Non viene Nadina? — domandava Mrs. Evelyne alla madre.
— Credo che lavori.
— Oh! — e questo «oh» voleva dire: «Nè meno una parola di più! Noi americani sappiamo tutta l’importanza e il rispetto che meritano il lavoro!»
Più spesso dunque che alla spiaggia ella si stava in casa a dipingere e più spesso ancora nella Pineta.
Alla spiaggia rimaneva la mamma la quale rispondendo sempre di «si» e accettando sempre il tè, andava d’accordo benissimo con l’americana.
***
Fra la colonia de’ bagnanti, gente assai allegra e provinciali alla buona, Nadina godeva reputazione di aristocrazia.
Nè ella nè alcuno de’ suoi avevano detto nè anche alla lontana che fossero nobili e ricchi, ma non erano nemmeno in obbligo di esporre al publico le loro condizioni finanziarie più che modeste. Onde la voce sul conto loro suonava: aristocrazia e ricchezza. L’essere provenienti da