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188 i trionfi di eva

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Al comm. Fabrizi quella gente faceva un effetto nuovo e curioso, in questo senso: gli pareva cioè che in tutti coloro che lì erano, fosse questo convincimento filosofico della vita, il quale può essere espresso in queste brevi considerazioni:

I lôcch quando rubano, percuotono, uccidono, non fanno altro che il loro mestiere! nel che sta la ragione della loro esistenza.

Ma per la stessa causa fanno bene i questurini ed i carabinieri a perseguitarli perchè tale è, alla lor volta, il loro mestiere e vivono di quello.

Se le parti fossero invertite, i lôcch sarebbero questurini e i questurini sarebbero i lôcch. E così estendendo sempre, gli apparivano di cotale strana natura formate tutte le azioni del mondo, e le basi del diritto, del premio e della pena, gli apparivano sconvolte; giacchè il demonio è un estensore meraviglioso di argomenti e basta dargli un grano di sabbia perchè edifichi una casa, basta dargli un filo solo perchè intessa una tela, basta fargli una concessione perchè vi annodi da capo a piedi nella sua implacabile logica.

O buon angelo custode, e voi impotenti spi-

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