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il trionfo della morale 211

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— Ho abituato mio marito assolutamente al tè — diceva la signora nell’andare — ma ce n’è voluto!

— Non è esatto: mi sono abituato benissimo — corresse l’uomo.

— In casa mia i liquori sono stati aboliti assolutamente. Oramai la igiene ha dimostrato che il liquore è un medicinale; e anche il vino, veda, è in cantina aspettando gli ospiti e le occasioni di qualche pranzo di carattere ufficiale, ma in famiglia sempre tè. Mrs. X***, una dama inglese, mia buona amica, che risiede al Cairo da anni, me lo fornisce direttamente: una vera combinazione. E veda: da che noi si fa uso del tè abbiamo abolito medicine e ricostituenti: mio marito che si risentiva di qualche indisposizione, ora sta benissimo. Gli alcools, come lei sa, si trasmutano in sostanze grasse e mio marito non ha veramente bisogno di ingrassare.

L’occhio del marito, perduto in quel momento dietro una qualche scheda, si fissò sulla moglie con una tale espressione che ella virò di bordo. Ma siccome non esiste in natura la possibilità che una donna tronchi di botto un suo discorso, così ella filò ancora, ma insinuantemente:

— Concederai che un po’ di moto ti farebbe bene!

— Devo girar tanto pel mio uffizio — disse a sua giusta ragione il prof. Gaudenzi.

— Sì, ma quando il cervello è preoccupato,

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