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30 i trionfi di eva

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— E dato pure che ciò sia come voi dite — chiesi al dottore non tenendo conto della facezia del farmacista — voi credete connivente la marchesa? Ciò sarebbe mostruoso.

— La connivenza della marchesa non è necessaria. Capirete bene che ella, se vuole, non ha bisogno di ricorrere a simili espedienti. Aggiungete che in questo caso la incoscienza o la spensieratezza non bastano per commettere una simile azione. Ci vuole la brutalità fredda di un mister Douglas, il quale per la sola ragione che può comperare a peso d’oro i prodotti più costosi e raffinati della civiltà, appare uomo civile: nella sostanza un barbaro corrotto dalla stessa civiltà: caso più che frequente.

— Ah, dunque — dissi io trionfante — lo ammettete senza volerlo che il progresso o è una conquista morale eroica o non è? La verità è una bolla d’acqua che appare da sè alla superficie se l’anima non è ottenebrata dalla passione.

— Siamo alle solite? — fece il dottore di mal animo — Smettetela.

E benchè per il dottore il bene ed il male avessero valore nuovo, questa volta pareva che egli sentisse l’azione vile di mister Douglas nel modo medesimo che l’avrebbe potuta considerare uno spiritualista, un credente nell’anima e nel libero arbitrio di scegliere il bene ed il male: contraddizione comica in cui cadono sovente molti filosofi materialisti.

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