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38 | “e stateve allegramente„ |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Parla una donna Serao.pdf{{padleft:54|3|0]]nell’anima, di pena filiale: e solo alle madri loro, questi figliuoli napoletani del popolo, tornavano per un altro momento, per un altro saluto, con un impeto infantile, come quando, piccini, si stringevano, strettamente, al petto che mai non cangia, su quel seno che sempre è quello del riposo filiale.... E promettevano, questi figliuoli partenti per la guerra, partenti per un rischio di morte, promettevano e giuravano, alla mamma loro, di scrivere, di mandare notizie, di far sapere come stavano, come vivevano, ed eran sinceri, nella promessa, tutti i figliuoli, i più giovani, i più maturi; e se il loro pallore, nell’istante della partenza, mostrava la loro emozione, il loro gaio sorriso era fatto per rassicurare la madre. Mormorava ancora, il suo appellativo di amor materno, ella, verso colui che già spariva: e giungeva a lei, come uno squillo di vita, come uno squillo di coraggio, il saluto ultimo, filiale: «Oi ma’, stateve allegramente....»