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“e stateve allegramente„ 39

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E avete voi letto, avete compreso dalle notizie brevi ma precise, dai racconti succinti, dagli episodi e dai nomi, sovra tutto, dai nomi, che il soldato napoletano si è battuto magnificamente? Dopo aver letto e apprezzato ogni dettaglio e ogni nome, non avete voi immaginato quella mirabile, impetuosa gaiezza, con cui il soldato napoletano si è gittata sul nemico, e quante e quante volte il suo ardore ha dovuto esser frenato dai suoi ufficiali, che gli gridavano di star quieto, di star tranquillo, di aspettare gli ordini, e il napoletano sbuffava di gioconda ira, di efficace ira, contro il nemico che aveva dirimpetto, e su cui ancora non si poteva slanciare? Giacchè questo è il nostro soldato, il nostro popolano: un superbo e cosciente istrumento di guerra. Quando è a Napoli, egli è vivace ma pigro, egli è (sprizzante d’ingegno, ma non tenace; egli è molto buono, ma disubbidiente; egli è molto

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