Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
48 | madrine di soldati |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Parla una donna Serao.pdf{{padleft:64|3|0]] so maschile: vecchia zia, vecchia parente, amica della madre morta, padrona di casa, padrona del soldato istesso, se era un domestico, innamorata antica, innamorata futura, ex fidanzata, sorella di un amico: uno di costoro, una di costoro (se non varii di costoro), sarà sempre la persona che scriverà al soldato, che conforterà il soldato, che gli manderà quello che egli vuole, se può.... e anche se non può, perchè la bontà fa di questi miracoli. Il soldato italiano, se non ha più la mamma e il suo babbo, ha dunque, sempre, un uomo, una donna, che lo amano e che lo proteggono. E se tutto gli mancasse, egli ha, da noi, nel nostro paese, nel nostro esercito, una persona che vede la sua solitudine, che scorge l’abbandono di affetti in cui egli vive e che gliela fa dimenticare, col suo serio affetto. È il suo sottotenente: è il suo tenente: è il suo capitano. Nessun soldato è solo, mai, da noi, nel nostro ammirabile esercito.