< Pagina:Pascarella - Sonetti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

IX.

Pe’ la macchia trovamo un frattarolo,
— Faccia a terra, per Cristo! — Poveretto!
L’intorcinamo drento ar farajolo
4E j’appuntamo le pistole in petto.

E lì, ner mentre lo tenemio stretto,
Giovannino je fa: — Voi sete solo?
Dice: — Per carità, so’ er vignarolo;
8Mi’ moje è annata a Roma cór carretto;

Io so’ ’n povero padre de famija...
— Ce so’ li papalini? — So’ innocente...
11— Fate la spia? — Me faccio maravija!

— Be’, allora, dice, datece ristoro. —
E pe’ facce pijà’ pe’ bona gente
14Je fu pagata ’na moneta d’oro.


— 101 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pascarella - Sonetti.djvu{{padleft:107|3|0]]

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.