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XVI.

E io ne la mi’ piccola ignoranza
Me c’investo. Fa’ tutto quer cammino:
Arrivà’ in arto mare: arrivà’ insino...
4Insino... a quela straccio de distanza,

E védete la morte in lontananza;
Volé’ vive’, e sentitte lì vicino,
Ne l’orecchie, la voce der distino
8Che te dice: lassate ’gni speranza!

Ma pensa, quer che deve avé’ sofferto
Quell’omo immassimato in quer pensiero,
11De dì’: — La terra c’è... Sì..! Ne so’ certo... —

E lì, sur punto d’èssece arrivato,
Esse’ certo, percristo, ch’era vero,
14E dové’ dì’: va be’, me so’ sbajato.




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