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LA TRAGEDIA.

Fanno ar Quirino ’na tragedia in prosa
Che si la vedi, fio, te fa terrore.
Er fatto è quasi uguale ar «Trovatore»,
4Ma er fatto proprio, è tutta un’antra cosa.

C’è er prim’omo ch’è l’asso! L’amorosa
Quanno che parla te commove er core,
E c’è er tiranno che ar terz’atto more,
8Perché la prima donna nu’ lo sposa.

C’è un assarto: uno solo contro sei,
C’è l’amoroso che diventa matto,
11E c’è ’na guerra tra cristiani e ebrei.

Ma c’è la chiusa poi dell’urtim’atto,
Quanno che lui s’ammazza e ammazza lei,
14Che, te dico, m’ha proprio soddisfatto.


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