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E ben, come ti senti
Da poi che lungamente ragionasti
Con l’amata tua Donna?
Mir.Come assetato infermo,
Che bramò lungamente
Il vietato licor, se mai vi giunge,
Meschin, beve la morte,
E spegne anzi la vita, che la sete:
Tal’io gran tempo infermo,
E d’amorosa sete arso, e consunto
In duo bramati fonti,
Che stillan ghiaccio da l’alpestre vena
D’un’indurato core,
Hò bevuto il veleno,
E spento il viver mio,
Più tosto, che ’l desio.
Cor.Tanto è possente amore
Quanto dai nostri cor forza riceve
Caro Mirtillo, e come l’orsa suole
Con la lingua dar forma
A l’informe suo parto,
Che per se fora inutilmente nato:
Così l’amante al semplice desire
Che nel suo nascimento
Era infermo, ed informe,
Dando forma, e vigore
Ne fà nascere amore.
Il qual prima nascendo
E delicato, e tenero bambino,
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