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  De la fè, de l’honor de la tua Donna.
  Quivi di te si ride
  Quivi con le tue pene
  Si condiscon le gioie
  Del fortunato tuo lieto rivale.
  Quivi, per dirti in somma,
  Molto sovente suole
  La tua fida Amarilli
  A rozzo pastorel recarsi in braccio,
  Hor và piagni, e sospira, hor serva fede:
  Tu n’hai cotal mercede.
  Mir.Oime Corisca dunque
  Il ver mi narri, e pur convien ch’i’l creda?
  Cor.Quanto più vai cercando,
  Tanto peggio udirai,
  E peggio troverai.
  Mir.E l’hai veduto tu Corisca? ahi lasso.
  Cor.Non pur l’hò vedut’io,
  Ma tu ancor il potrai
  Per te stesso vedere; ed hoggi à punto.
  C’hoggi l’ordine è datto. e questa è l’ora.
  Talche se tu t’ascondi
  Tra qualch’una di queste
  Fratte vicine, la vedrai tu stesso
  Scender ne l’antro, e poco dopo il vago.
  Mir.Sì tosto ho da morir? Cor. Vedila apunto,
  Che per la via del tempio
  Vien pian piano scendendo.
  La vedi tu Mirtillo?

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