< Pagina:Pavese - Dialoghi con Leucò.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
138 dialoghi con leucò

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pavese - Dialoghi con Leucò.djvu{{padleft:142|3|0]]


dèi che hanno gustato già la morte e la gran Dea porta nel grembo, le sarà inviato a consolarla. Sarà un tronco, un cavallo, un montone? sarà un lago o una nuvola? Tutto può darsi, sul suo mare.

lelego   Io non so, qualche volta tu parli come fossi un ragazzo che gioca. Sei il signore e ti ascoltiamo. Altre volte sei vecchio e crudele. Si direbbe che l’isola ti ha lasciato qualcosa di sé.

teseo   Anche questo può darsi. Quel che si uccide si diventa, Lelego. Tu non ci pensi ma veniamo da lontano.

lelego   Nemmeno il vino della patria ti riscalda?

teseo   Non siamo ancora giunti in patria.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.