Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
1940 | 185 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pavese - Il mestiere di vivere.pdf{{padleft:189|3|0]] scenti di famiglia a cui si viene presentato, e attendere con moltissima curiosità che entrino in scena padre e madre, per vedere come sono, che tipi ti sono stati scelti — è un altro caso di sogno fatto come un romanzo che si legge senza sapere come andrà a finire, dove cioè lettore e protagonista coincidono.
Il sogno è una costruzione dell’intelligenza, cui il costruttore assiste senza sapere come andrà a finire.
23 luglio.
Un’altra singolarità dei sogni è che — a meno di un immediato e fortissimo afferrarli e ripensarli, riviverli — non si ricordano Un sogno è cosa meno nostra anche di un racconto composto da altri, perché mai ascoltando siamo tanto passivi quanto sognando. Eppure è indubbio che il sogno lo creiamo noi. Creare senza averne coscienza, ecco lo strano del sogno.
25 luglio.
Un caso in cui l’ingiustizia tirannica passa liscia, è quando viene esercitata, sia pure sfacciatamente, contro un gruppo nettamente definito e non numerosissimo.
Gli scrittori che piacciono per la loro esistenza — per l’atteggiamento da loro preso nell’esistenza — (Stendhal, ecc.) in genere sono stilisti anche nella pagina.
Gli artisti sono i monaci dell’età borghese. In essi l’uomo comune vede attuarsi quella vita di contatto con l’eterno, quell’ascesi, che i villani del 200-400 vedevano nel monaco.