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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pavese - Il mestiere di vivere.pdf{{padleft:263|3|0]] sangue versato irrazionalmente e miticamente questi luoghi familiari. Ecco perché.
7 febbraio.
Il sangue è sempre versato irrazionalmente. Ogni cosa è un miracolo, ma nel caso del sangue lo si sente piú acutamente, perché di là c’è il mistero.
Piangere è irrazionale. Soffrire è irrazionale. (Cfr. «soffrire non serve a nulla» del ’38).
Il tuo problema è dunque valorizzare l’irrazionale. Il tuo problema poetico è valorizzarlo senza smitizzarlo.
Quando si sanguina o si piange, lo stupore è che proprio noi si faccia questo che solleva all’universale, al tutti, al mito.
8 febbraio.
Perché l’irrazionale solleva al tutti, all’universale? Idea romantica. Ma è forse da dare ai cani per questo? Senza dubbio l’irrazionale è l’enorme réservoir dello spirito, come i miti lo sono delle nazioni. Le tue creazioni le trai dall’informe, dall’irrazionale, e il problema è come portarle alla consapevolezza. Tanto vero che pare banale.
Lo stupore è la molla di ogni scoperta. Infatti, esso è commozione davanti all’irrazionale.
La tua modernità sta tutta nel senso dell’irrazionale.
12 febbraio.
Μυστέριον e sacramentum significavano anche «simbolo». Ecco la via alla concezione del simbolo magicamente o carismaticamente efficace.