< Pagina:Pavese - Il mestiere di vivere.pdf
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
376 1950

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pavese - Il mestiere di vivere.pdf{{padleft:380|3|0]]

Ci siamo. Tutto crolla. L’ultima dolcezza l’ho avuta da D. non da lei.

Lo stoicismo è il suicidio. Del resto sui fronti la gente ha ricominciato a morire. Se mai ci sarà un mondo pacifico, felice, che cosa penserà di queste cose? Forse quello che noi pensiamo dei cannibali, dei sacrifici aztechi, dei processi delle streghe.

All is the same.
Time has gone by.
Some day you came,
some day you ’ll die.

Some one has died
long time ago

20 luglio.

Non si può finire con stile. Adesso la tentazione di lei.

13 agosto.

È ben altro. È lei, la venuta dal mare.

14 agosto.

E anche lei finisce allo stesso modo. Anche lei. Va bene. Sono onde di questo mare.

16 agosto.

Cara, forse tu sei davvero la migliore — quella vera. Ma non ho piú il tempo di dirtelo, di fartelo sapere — e poi, se anche potessi, resta la prova, la prova, il fallimento.

Vedo oggi chiaramente che dai 28 a oggi ho sempre vissuto sotto quest’ombra — qualcuno direbbe un complesso. E dica pure: è qualcosa di molto piú semplice.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.