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106 penombre

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E stanotte sognai ch’io la vedea
  Come aspettata entrar nel paradiso,
  E Cristo in mezzo alla tribù giudea,
  100Di arcana voluttà rorido il viso,

Le aprìa le braccia, e sospirava: — È giunta
  Un’altra bella! vieni, o fortunata,
  O giovinetta nell’amor defunta,
  104È tua la volta immensa e costellata!

Vieni, fanciulla, di palor soffusa,
  Vieni all’amplesso dell’eterna ebbrezza! —
  Ed ella rispondea tutta confusa:
  108— Vuoi ch’io ti doni un bacio, o una carezza?


Gennajo 186....


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