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132 PENOMBRE

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Avrai l’aperto della tua pianura,
  Benedetta da Dio;
  Avrai le rime e i fior della natura,
  E l’amor mio.

Io so trovarli i mesti sentieruoli
  Pieni di caprifoglio,
  E in un bosco ben noto agli usignuoli
  Condur ti voglio.

Ti innonderò di mammole il lettuccio
  Ai dì di primavera;
  E leverò, se vuoi, dal suo cantuccio
  La croce nera.

Quella che, mi sovvien, spesso hai guardato
  Come si guarda un morto,
  Non già coll’occhio di chi pensi al fato
  Di un Dio risorto!

Povera croce!... e ne torrò, se vuoi,
  I lunghi affetti e i voti.
  Appesi insieme un dì da tutti noi,
  Bimbi devoti!

E verrò teco, in mezzo alla campagna,
  A semplice orazione;
  Sull’ara ove sacrifica e si lagna
  La crëazione.

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