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IX
Un dì due chèrubi
In un essere sol vestîr la creta;
Quel dì fra gli uomini
Giunse a esultare e a piangere il poeta.
Uno era lamia
Conscia dei mali che l’Adamo indura;
E l’altro silfide
Educata ai pudor della natura.
Son mille secoli
Che i due chèrubi insiem corron la terra,
Fra rose e triboli,
In amistà perenne e eterna guerra.
Son mille secoli
Che che innalzan le braccia al Nume ignoto,
Nè mai si svincola
L’amor del cielo dall’amor del loto.
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