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egloga 13

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Oh tre ne voglio de’ miei vecchi amici
  Dal pazzo umore!
  45Di quelli che son lieti od infelici
  Secondo l’ore,
  Che non parlan di moda e di cambiale,
  Ma in nuovi cieli immersi
  Fischiano i versi ― in cattedra e in piviale!

50Tre di costor che fanno il gaio viso
  Alla baldoria,
  E a cui l’arte congiunge in un sorriso
  Golgota e gloria;
  Tre di costoro per salir sui monti
  55Ove l’Eterno addita
  Ch’è infinita ― la via degli orizzonti!

E beverem, col capo all’ombra fresca
  Di qualche faggio,
  All’avvenir che i giovinetti adesca,
  60Anch’esso in viaggio:
  Quando il ranume udrà queste parole,
  Riderem, se si adombra,
  Col capo all’ombra ― e colle gambe al sole!


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