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Tu, tu, fatal pontefice,
Vecchio dal cor di bronzo,
Tu, mitrata putredine,
Sognante un’orbe gonzo,
45Tu i vivi agghiacci, e i posteri
Travolgi a ignoto abisso:
Brandisti il crocefisso
E la fede crollò.
— O musa! a questo pallido
50Tuo giovane poeta,
O eterna dea, tu mormori
Il nome della meta;
Tu di Corani e Bibbie
Sdegni la inutil scola,
55Tu parli la parola
Del bello e dell’amor.
Ma vedi? è solitaria,
Vana la nostra gioia,
Il nostro salmo il secolo
60Delle macchine annoia;
Cantiamo in ritmo algebrico
Del Cenisio le porte,
Cantiamo: o Roma o morte!
Tribuni o senator...
65Forse se ha senso pratico
O di attualità,
Forse se, posto in musica,
Al volgo piacerà,