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XL.


PROFANAZIONI





Sunt lacrymæ rerum.


Rideva la lampada, dai candidi ceri
  Specchiando l’orpello nei lunghi bicchieri;
  La tavola, piena di trilli argentini,
  Ridea col profumo dei fiori e dei vini;
  5Le gonne di seta, nell’ombra compresse,
  Con lunghi bisbigli ridevano anch’esse.

E Lisa, una pallida dall’occhio di foco,
  Parlava del molto concesso nel poco;
  Ed Emma, una bruna dall’occhio profondo,
  10Parlava dei bimbi che vengono al mondo;
  E Nina, un fragile dal senno maturo,
  Parlava dei baffi di un capo-tamburo.

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