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XLII.


NOTTE DI CARNEVALE





È notte; azzurro il ciel, tonda la luna
  Che disegna sul lastrico i ritratti
  Dei comignoli; dormono i tranquilli
  Umani, e i gatti per le note gronde
  5Sospirano d’amor come i poeti
  Dell’Arcadia; le orchestre nei teatri
  Fremono melodie, travolgon balli,
  E delle donne, come cigni bianche,
  Dai palchetti la mostra è generosa.
  10Qui, sulle piazze il carneval sonnecchia,
  E tranne il rombo di qualche carretto
  Che si perde nei vicoli lontani,
  Tutto è quiete....
  Ma un canto ecco s’innalza,
  15E un uomo, al muro brancicando, arriva.


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