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LIII.
DESOLAZIONI
Il marchio aspetto delle bianche chiome,
A cinque lustri errando nella vita,
Vecchio come una quercia, e affranto come
4Un sibarita.
E lo sa Iddio se la mia perla fina,
Questa infelice giovinezza mia,
Profanò la sua luce adamantina
8Per bieca via!
Lo sa Iddio se ho vegliato al mio gioiello,
Se mai vil senso l’anima mi punse;
Vissi aspettando un mio fantasma bello
12Che mai non giunse;
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