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Il ciel le sue benigne aure non spira
A giovinetto capo che si lagna,
Ma la terra nel suo seno l’attira
40Per le calcagna;
E un’anima di cento anni che ingora
Un odiato involucro ventenne,
Geme dietro le rose e canta: è l’ora
44Di alzar le penne!
Oh baci, oh soli prodigati al bimbo,
Ironie degli aprili e delle madri!...
Meglio una bara di due palmi, e il limbo
48Dei santi padri!
FINE.
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