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60 | penombre |
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Non turberan, scontrandola,
20L’ironia del mio viso;
Nell’orgia e nella nebbia
Fui di un mio sogno in traccia,
Nè ho mai guardato in faccia
I corpi intorno a me.
25Tu, biondo e malinconico
Compagno di visioni,
Cui palpitando mormoro
Le torbide canzoni,
Tu sai le mie battaglie,
30Le mie superbie sai,
E presto mi vedrai
Venir ridendo a te;
E dirti: il ciuco e il ninnolo,
Il masso e la beghina,
35Son scesi a conciliabolo,
Una bella mattina,
E han giurata impossibile,
In nome del buon senso,
La cara arte ch’io penso
40Quella che pensi tu.
Arrigo, e alla materia
E all’azzurro ineggiando,
Le sordità del prossimo
Ritenterem, cantando,
45Forse profeti inutili,
Ma lieti, in santa guerra,
Gli aromi della terra,
Gli effluvii di lassù!