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XVIII.
Vorrei, fanciulla, esser nel tuo corsetto,
E, come un serpe ai dì di luglio, in giri
Voluttuosi errarti intorno al petto:
Errarti intorno al petto, o bella amica,
5Ma con gioia pudica;
E non baciarti, e tener gli occhi chiusi,
Sol nei profumi assorto,
Per le tue membra candide diffusi.
Che nebbia fra i comignoli e il selciato,
10Che freddo per le strade, e quanti ombrelli!...
Ho il corpo affranto, e un sigaro appestato:
Fumo, fumo, il tuo stato
Somiglia a quello dell’anima mia....
Dall’aria greve oppresso
15Tenta invan sollevarsi, e fuggir via!
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