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XXIII.

VEGLIANDO





Ho un Virgilio sul mio bruno scrittoio
  Legato in vecchio cuoio,
  Che comperai per memoria di viaggio
  4Da un prete di villaggio;
  Costui l’avea trovato
  Frugando in un convento abbandonato.
  Tutto pieno di note è il volumetto:
  8Qua e là qualche versetto
  Della Chiesa all’esametro latino
  Sposa Sant’Agostino,
  E le date monotone del chiostro
  12Vi serba il giallo inchiostro.

Ond’è che a notte, leggendo il poeta
  Nella mia stanza queta,
  Balzo repente, e, attonito, perplesso,
  16Parmi di aver lì appresso

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