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monasterium 83

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  15Quando gracchian le rane i paludosi
  Epitalamii, e quando
  Sembra, se volto in su l’irta mascella,
  La punta del mio sigaro una stella;

Quando gli archi lombardi
  20Del monastero, con un’aria pia,
  Par che guatin l’azzurro, occhiaie smorte,
  E della luna la fisonomia;
  Quando alle soglie,
  Che il voto sigillò come una bara,
  25Del sagrestan la moglie
  Più non viene, cantando, a porre al sole
  Delle bambine sue le camiciuole;

Io, reprobo poeta
  Di messale sdegnoso e d’ostensorio,
  30Vagando nelle flebili campagne,
  Passo talor vicino al parlatorio
  Della clausura;
  — Salve, se vieni in nome del Signore! —
  Dice una pietra oscura,
  35E lambe un lumicin, dietro la grata,
  Quella gran croce che vi sta piantata.

Una croce di legno
  Con un pallido, magro e lungo Cristo
  Pinto ad olio da un monaco spagnuolo
  40Di cui l’ossame nel mortorio ho visto:
  Il Redentore
  Pianger di venti secoli ti sembra
  La stanchezza e il dolore,
  E insanguinar sul fianco macilento
  45Le ragnatele che vi scuote il vento.

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