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188 | parte ii - capitolo ii |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Antico (Fogazzaro).djvu{{padleft:192|3|0]]di là dalla spezzata immagine dell’astro luccicori argentei sfavillarono un momento fin sotto il Bisgnago, fin dentro il golfo ombroso del Dòi, se ne commoveva come di arcani segni alludenti a lui che si facessero il lago e la luna, mentre Luisa compieva la frase:
Ai verdi platani,
Al cheto rio
Che i nostri mormora
Sospiri ancor.
La voce di Pasotti gridò dalla terrazza:
«Brava!»
E la voce dello zio:
«Tarocco!»
Nello stesso tempo si udirono i remi d’una barca che veniva da Porlezza, si udì un fagotto scimmiottar l’aria di Anna Bolena. Franco, ch'era seduto sulla poppa del suo battello, saltò in piedi, gridò lietamente:
«Ehi là!» Gli rispose un bel vocione di basso:
Buona sera,
Miei signori,
Buona sera,
Buona sera.
Erano i suoi amici del lago di Como, l’avvocato V. di Varenna e un tal Pedraglio di Loveno, che so-