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CAPITOLO X.


Esüsmaria, sciora Luisa!


Nelle prime ore pomeridiane del 27 settembre Luisa ritornava da Porlezza con alcune carte da copiare per il notaio. In quel tempo gli scogli fra S. Michele e Porlezza erano affatto selvaggi, non avevano la sottile briglia che ora li doma. Luisa s’era fatta tragittare in barca per quel breve tratto e poi aveva preso, a piedi, la stradicciuola che come tutte quelle del mio piccolo mondo, antico e moderno, non comporta altri metodi di viaggiare; la stradicciuola graziosa e perfida che cerca ogni mezzo di non arrivar mai dove il viandante vorrebbe. A Cressogno passa sopra la villa Maironi che nemmanco si vede. «Se la incontrassi!» pensava Luisa con un ribollimento del sangue; ma non incontrò nessuno. Sull’erta di Cressogno al Campò il sole bruciava.

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