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sulla soglia d'un'altra vita | 41 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Antico (Fogazzaro).djvu{{padleft:45|3|0]]so cosa, gli vennero alle mani i seguenti versi dedicati a un tale di sua conoscenza e nostra conoscenza, che rilesse con piacere e ch’io riferisco per saggio del suo stile satirico:
Falso occhio mobile,
Mento pelato,
Lingua di vipera,
Cor di castrato,
Brache policrome,
Bisunto saio,
Maiuscolissimo
Cappello a staio,
Ecco l’immagine
Del vil Tartufo
Che l’uman genere
E il cielo ha stufo.
Il Giusti e la passione d’imitarlo erano quasi soli in colpa di tanta bile, perchè davvero Franco non ne aveva nel fegato una così gran dose. Aveva collere pronte, impetuose, fugaci; non sapeva odiare e nemmanco risentirsi a lungo contro alcuno. Un saggio dell’altra sua maniera poetica stava sul leggìo del piano, in un foglietto tutto sgorbi e cancellature:
A LUISA
Ove l’aëreo tuo pensile nido
Una balza ventosa incoronando
Ride a la luna ed ai cadenti clivi
Ch’educan uve alla tua mensa e rose
Al capo tuo, purpurëi ciclamí
A me, sogni e fragranze, o mia Luìsa,