< Pagina:Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

nel monastero. 91

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu{{padleft:113|3|0]]mente sdegnosa di capricci sensuali, vergognò di sè, del proprio sospetto indegno, come di una inferiorità morale.

“Dica„, insistette la signora perchè il giovine non rispondeva.

A un tratto gli occhi di lei diedero un lampo. “Cos’ha?„ diss’ella. “Lei ha qualchecosa!„

“Niente, non ho niente. Cosa vuole che abbia?„

Piero rispose sorridendo così poco spontaneamente, che un’angoscia, una tenerezza senza nome sfolgorarono nel viso pallido di Jeanne. “È successo qualchecosa? Cosa è successo? Parli!„ E gli afferrò un braccio.

“Badi, c’è il custode„, mormorò Piero, sgomentato.

“No, no, non c’è, è andato a prender le chiavi del refettorio; parli! Parli!„

“Ma, Dio, adesso verrà Suo fratello!„

“Non me ne importa!„ esclamò la signora. “Dica! Cosa è successo?„

Tanta violenza ferì Maironi. “Niente„, diss’egli, fermo. “Non è successo niente. Ho preso una risoluzione, ecco tutto„.

“Quale risoluzione?„

Il custode con le chiavi.

“Un momento„, rispose Piero. Ma che importava a lei la presenza di quell’uomo? Un fugace

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.