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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu{{padleft:157|3|0]]senza l’intervento del sindaco stesso, per trattare dei dissensi...
“... stessi„, mormorò l’uomo acido. Ma Záupa, dopo averci pensato un poco, disse invece: “medesimi„.
L’uditorio parve sorpreso. Coloro che avevano preparato la riunione insieme a Záupa s’interrogarono con gli occhi. Matìo si guardò in giro e ripetè più forte, con intenzione: “sui dissensi medesimi„. Il consigliere Quaiotto che si era venuto agitando sulla sedia e aveva pure scambiato a destra e a sinistra occhiate di malcontento, disse non tanto sotto voce: “Ma cosa?„ Gli altri, incominciando a capire l’idea di Matìo, contenti di non avere a toccare il tasto scottante, zittirono Quaiotto. Matìo proseguì. Nella sua qualità di membro della Giunta espose con dispiacere “i medesimi„. Appena migliorati gli stipendi degli spazzini eran venute istanze delle guardie di città, degli uscieri municipali, degli insegnanti delle scuole suburbane. Circa i desideri di questi ultimi il sindaco aveva fatto in Consiglio dichiarazioni compromettenti e, Záupa lo diceva con rincrescimento, non autorizzate. Ora conveniva troncare subito, fosse pure con rammarico, un movimento che dagli spazzini minacciava di propagarsi fino al segretario capo e che metteva a repentaglio la salute