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eclissi. 167

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu{{padleft:189|3|0]]luna e proprio sul vulcano della Desolazione, mentre qualcun altro giurava alla volta che quella era l’ombra delle appendici frontali di... Proteste inorridite, esclamazioni, risate, risatine, satire, cavalli e stage, tutto passò. A Jeanne pareva che fosse stato pronunciato il nome di suo marito.

“Anch’io, sai„, diss’ella, “vorrei tanto andar via!„

“Dove?„

“Dove nessuno ci conoscesse„.

Egli la comprese, le strinse forte il braccio, le domandò:

“E tuo fratello?„

Jeanne sospirò. “Basterebbe dirgli che nella valletta del Silenzio, dopo le pioggie abbondanti, l’acqua ristagna e infetta un pochino l’aria. Ma io non lo farò. Villa Diedo gli piace tanto e ci ha già speso un tal monte di denaro!„

Ecco i cavalli di casa Dessalle, al piccolo trotto. Il landau è vuoto, il romano antico scende di cassetta e dice che non è arrivato nessuno. Jeanne e Maironi salgono. Jeanne non vorrebbe incontrare lo stage, propone, senza troppo riflettere, di ritornare a villa Diedo e attendervi il culmine dell’eclissi sulla terrazza. Maironi le mormora un “grazie„ così caldo ch’ella si pente della proposta. Non osa però mutarla.

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