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172 | capitolo terzo. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu{{padleft:194|3|0]]Sia ringraziato Iddio che ci dona consolazione. Stasera dopo le dieci è venuto il medico assistente dello Stabilimento e ha portato il biglietto con lo scritto di Elisa che ti unisco.
Piero s’interruppe, rabbrividì, cercò e raccattò da terra la piccola busta. Conteneva un quadratino di carta dove la mano della Demente aveva scritto per isghembo e male a grossi caratteri:
Dalle profondità del palazzo il vecchio orologio suonò le tre. Ritornò il silenzio, il pauroso silenzio delle cose conscie. Piero seduto sul letto con la lettera in mano, la guardava trasognato, guardava il quadratino di carta e poi da capo la lettera, leggeva e rileggeva di speranze dei medici, di una messa che si sarebbe celebrata l’indomani mattina in Duomo. Fermò finalmente gli occhi torbidi sulla parola scritta male, per isghembo, a caratteri grandi. Sentimenti diversi di rimorso, di terrore, di speranza rea e conosciuta per tale, diverse immagini di possibili eventi che maturassero qualche strano dramma cozzavano in lui oscurandogli l'a-