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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu{{padleft:203|3|0]]e altri personaggi in parrucca, spadino, calze di seta e fibbie di brillanti, sia l’accoglienza gaia! Champagne! Fanelli brinda spiritosamente alla più vibrante di modernità fra le dee di villa Diedo. Berardini improvvisa una tirata barocca sulla dea Diana e beve al fratello suo divino, ad Apollo Dessalle. Chieco, alzando il bicchiere verso l’affresco di Ulisse pensoso in riva al mare, si offre consolatore alla dolce, triste, bellissima Calipso che vi emerge dall’onda con le spalle e col seno ignudi, brinda a lei e alla sua sarta. Fusarin brinda “ai veci Diedo, poarini, che a fato su sto casoto!„ E Carlino, perchè Jeanne vorrebbe proibirgli di aprire troppe bottiglie di Champagne, brinda a lei come gendarme: “Pas à Jeanne d’Arc mais à Jeanne d’armes!„
Ed entra Bach, il dio Bach, dice Chieco, che dà dello straccione a Carlino perchè in una tale villa, con tali affreschi, con un tale clavecin, regnando insieme Tiepolo e Bach, non tiene parrucche, spadini, giubbe ricamate, calzoni corti, calze di seta per tutti i suoi ospiti. “Giuriamo„, grida Berardini, “di venire al vostro ballo così!„ Si giura e Bach incomincia il suo discorsino sereno. A una cristallina, tintinnante vocina puerile s’intreccia una voce di vecchio nonno scherzoso, tenero e nasuto. Chieco suona il violoncello come un semidio