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14 | capitolo primo. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu{{padleft:36|3|0]]e di scrupoli, ma non era mai riuscito ad impratichirsi delle vie comuni dove il volgo cammina spedito, anzi non sapeva raccapezzarsi neppure in casa propria dove camminava spedita sua moglie. Invece costei, natura complicatissima d’intelligenza e di tardità, di larghezza e di parsimonia, di gentilezze poetiche e di fermezze quasi dure, nata immune da fantasie, da passioni e anche da egoismo, mai curante di sè e pur sempre tenace, in palese o in segreto, de’ suoi propositi, pronta alle franchezze difficili e custode gelosa degl’intimi propri pensieri, possedeva un senso acuto dell’angusta realtà dentro la quale chiudeva l’energia instancabile de’ suoi affetti oscuri e profondi, i suoi disegni sapienti e i suoi discorsi insipidi.
Ella era devota al marito, come al solo uomo cui avesse pensato mai; devota a quella felicità del marito che nel campo morale rispondeva non tanto ai desideri di lui quanto alle idee di lei. Le inettitudini di Zaneto alla vita pratica la irritavano nel suo segreto. Nè una discreta fama di archeologo, nè l’ambito seggio in Senato, nè un portafogli di ministro avrebbero scemato d’un atomo la occulta disistima ond’era partito adesso quello scatto “sempiezzi!„ Un’ombra di malcontento le restò in viso per tutta la serata, benchè di tempo in tempo il vecchio sposo cercasse farle, quasi di