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376 capitolo sesto.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu{{padleft:398|3|0]]prietà, del diritto di testare, che avrebbe ragione di non favorire Opere pie, istituzioni che attenuando i guai prodotti da un sistema economico ingiusto, lo tengono in vita.

“Io non sono un socialista come gli altri„, disse Piero. “Certe teorie non comincio ad applicarle a mio beneficio.„

Presso al fondo del valloncello che va da settentrione a mezzodì, fra il Covile del Cinghiale e la chiesa, sull’orlo di un pendio breve ma ripidissimo, Jeanne si fermò.

“Mi dia la mano!„

Afferrò la mano concessa, sorrise, la strinse, discese, sussurrò: “Come sei forte!„.

Era la prima volta che ritornava al tu, dopo l’arrivo di Piero. All’ultimo passo, toccando il piano, si abbandonò col petto sul dolce sostegno, avviluppò la persona cara con l’aura odorosa e tepida della propria.

Aveva tanto tremato ch’egli mancasse alla promessa! Gioiva tanto della sua presenza, sperava tanto! Dirimpetto a loro, sul ciglio dell’alta costa, l’albergo biancheggiava fra gli abeti. Piero, pallido e silenzioso, prendeva già quella via. “No!„ diss’ella con una voce, con una boccuccia di bimba viziata; e accennò del capo al sentiero che risale il valloncello verso mezzodì. “All’albergo c’è Bassanelli, c’è tanta gente! Lei mi deve

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